lunedì 23 novembre 2009

APPELLO PER LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

APPELLO PER UNA SINISTRA UNITA

COSTRUIAMO INSIEME IN VALTELLINA E IN VALCHIAVENNA LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA DI ALTERNATIVA!

Una profonda crisi economica, sociale, culturale e morale sta dilaniando l'Italia. E' una crisi che evidenzia, una volta di più, il volto distruttivo del capitalismo e delle politiche liberiste nei confronti dell’uomo, dell’ambiente e dei rapporti umani e sociali.

I lavoratori, i pensionati e tutte le fasce deboli della popolazione (giovani, donne, migranti) sono coloro che pagano le conseguenze più drammatiche di questa situazione che mette in discussione diritti acquisiti e esclude da ogni prospettiva di crescita, di sviluppo e di emancipazione milioni di individui.

In una situazione in cui l'unità è ancor più necessaria,le divisioni fra le forze del lavoro e della sinistra sono continuate. Ciò impedisce alla Sinistra di rappresentare efficacemente i bisogni veri e reali della gente. Questa assurda e autodistruttiva frammentazione organizzativa si inserisce in un quadro segnato da una grave crisi economica, sociale e politica che vede parallelamente allargarsi il disimpegno, la separatezza della politica e il diffondersi di forme diverse di razzismo.

E', perciò, necessario ricostruire una Sinistra che torni ad essere utile socialmente e politicamente. Una sinistra che assuma come tema centrale della propria azione la rappresentanza del mondo del lavoro, i bisogni degli strati popolari, la difesa dei valori della costituzione e dei diritti civili, di cittadinanza e di tutela dell’ambiente.

Si deve rilanciare, attraverso un lungo lavoro politico e culturale, una efficace opposizione sociale, culturale e politica che sia in grado di proporre e rendere concretamente praticabile un progetto di cambiamento che veda protagonisti tutti coloro che stando subendo e pagando duramente la crisi.
Si deve costruire uno strumento politico che sappia aggregare le molteplici forze - sparse e disperse - che si richiamano al movimento operaio comunista e socialista, al femminismo all'ambientalismo, ai movimenti per i diritti civili e alter-mondialisti, alla critica ai modelli di consumo e un'economia solidale.

Si propone una Federazione della Sinistra di Alternativa con l'obiettivo di aggregare tutte le forze politiche, sociali, culturali e morali che sentono l'urgenza di dare una risposta adeguata alla drammaticità della situazione odierna.

Si propone:
una Federazione perché altre ipotesi costituirebbero solo delle forzature che hanno causato, in un recente passato, scissioni e divisioni;
di Sinistra perché assuma il compito di rappresentare nella società e nelle sedi della partecipazione le istanze e gli ideali della tradizione del movimento operaio, comunista e socialista italiano;
e di Alternativa perché si inserisce in una prospettiva di alternativa al capitalismo e del suo superamento in senso socialista.

Questo processo di aggregazione va concretamente costruito attorno ad alcune idee forza:
una rinnovata critica al capitalismo che metta al centro la lotta contro lo sfruttamento di lavoratori e lavoratrici, che in questi anni ha assunto forme di estrema durezza;
diritto al lavoro che impone di battersi contro ogni forma di precarizzazione, per un innalzamento di salari e stipendi, per ambienti di lavoro che garantiscano la salute dei lavoratori, contro ogni forma di mercificazione dell'attività produttiva.
diritto alla salute, intesa come condizione di pieno benessere individuale e sociale, che sia garantito a tutti in maniera pubblica e gratuita e che si basi sulle pratiche di prevenzione e di tutela a partire dai luoghi di vita e di lavoro;
diritto allo studio affinché tutti abbiano diritto ad accedere ad una qualificata formazione scolastico-culturale prioritariamente garantita dalla scuola pubblica.

L'attuale sistema bipolare che ha caratterizzato gli ultimi anni della vicenda politica italiana non è strutturalmente in grado di accogliere una lunga serie di domande sociali: il sistema si schiaccia sul centro (destra) eludendo ogni richiesta che vada a scalfire anche minimamente quegli interessi forti che ne diventano i punti di riferimento. Il bipolarismo produce due fronti sostanzialmente omogenei per quanto riguarda le politiche economiche e sociali:
una forza di sinistra, riformatrice e rappresentante del mondo del lavoro deve porsi l'obiettivo prioritario di far saltare questo schema e di indicare una prospettiva di radicale trasformazione della società e dei rapporti economici.

Il polo della Sinistra di alternativa deve essere costruito tra tutte le forze politico-sociali oggi esistenti e coinvolgere a pieno titolo tutte le esperienze di sinistra che si muovono fuori dai partiti.

In provincia di Sondrio l'egemonia politica e culturale delle destre è particolarmente radicata; i poteri forti gestiscono politiche di depredazione del territorio, le destre partitiche alimentano paure e sentimenti razzisti che favoriscono l'insorgere di gravi fenomeni di intolleranza.

Per la debole sinistra della provincia di Sondrio è ancor più necessario riprendere immediatamente una fattiva azione politica; il superamento della frammentazione è un prerequisito essenziale.
Noi lanciamo un appello affinché anche nella nostra provincia si costruisca una Federazione Unitaria di cui devono fare parte a pieno titolo tutti i soggetti politici, i movimenti e le singole persone che avvertono l'urgenza di tornare a dare rappresentanza al mondo del lavoro, a fare politica per sé e per gli altri, a dedicare la propria intelligenza, il proprio tempo e la propria esperienza ad una prospettiva politica di trasformazione della società, al socialismo.

Un progetto di federazione che intende essere aperto, condiviso, plurale, in cui possano riconoscersi le varie differenti esperienze di Sinistra alternativa, partiti, forze o singoli, organizzazioni, associazioni del mondo del lavoro e del volontariato, movimenti e comitati rispettando e valorizzando specificità, storia e cultura di ognuno.

Primi firmatari

Guglielmo Giumelli, Sociologo

Massimo Libera, segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista
Attilio Gugiatti, segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani.

giovedì 19 novembre 2009

Privatizzazione dell'acqua? NO!

Invito

“Questione acque”



Il governo Berlusconi, sordo come era facile prevedere alle migliaia di proteste dei cittadini e della società civile ha fatto attraverso la fiducia approvare il decreto Ronchi che di fatto privatizza le acque pubbliche italiane.

Ladifesa dell’acqua come bene pubblico è stata una battaglia che ha visto impegnati molte associazioni e partiti.

La scelta della privatizzazione che regalerà milioni di euro ai poteri forti ( le associazioni prevedono aumenti immediati delle tariffe tra i 30 e 40 %) è anche in controtendenza verso le scelte che altri Paesi che precedentemente avevano optato per la privatizzazione dell’acqua e che ora sono tornati sui propri passi e che stanno ripubblicizzando i servizi idrici.

E comunque quanto mai urgente un aggiornamento e un approfondimento di questo tema e sulle ricadute che questo provvedimento avrà.

Una occasione di confronto ci sarà mercoledì 2 dicembre ore 18.30, presso la sede di Sondrio del Partito della Rifondazione Comunista in via Aldo Moro, 49 si terrà una assemblea sulla questione acque con relatore ROBERTO FUMAGALLI referente lombardo “forum acqua bene comune”.

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