martedì 15 giugno 2010

La casta padana: in manette

La guardia di Finanza di Sondrio ha dato esecuzione questa notte a varie ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Sondrio, a carico di sette personalità del mondo amministrativo pubblico locale.
Ecco nella nota diffusa alle Fiamme Gialle, l'esito dell'operazione che ha coinvoltopersone ritenute responsabili a vario titolo di concussione, peculato e truffa aggravata ai danni della Regione Lombardia.
Quattro dei destinatari dei provvedimenti saranno ristretti presso le casecircondariali di Como e Monza mentre tre degli arrestati saranno ricondotti nelle loro abitazioni, dopo i foto segnalamenti di rito e il prelievo delle impronte digitali.


Il provvedimento cautelare emesso dalla Magistratura valtellinese - si legge nella nota diffusa dalle Fiamme Gialle - costituisce un momento di una più vasta inchiesta concernente i reati di peculato, truffa aggravata ai danni della Regione Lombardia e concussione di decine di proprietari terrieri di Cercino costretti a cedere ampiappezzamenti di terreno a prezzi stracciati rispetto al loro valore reale, sotto minaccia di un esproprio pubblico che avrebbe comportato l’erogazione di somme ancora più basse. L’insieme dei terreni, assommanti a circa 7 ettari, è stato poi acquisito da un importante gruppo imprenditoriale di Lecco che vi ha realizzato uno grosso stabilimento che ha una superficie di circa 18 mila metri quadrati. Il tutto ha preso le mosse da una vecchia indagine dell’ufficio giudiziario valtellinese e quindi da situazioni inerenti turbative d’aste relative ad appalti pubblici, di cui il Nucleo di Polizia Tributaria di Sondrio si era già occupato. Il relativo stralcio d’indagine ha comportato l’esecuzione di un’approfondita indagine di Polizia Economico Finanziaria, che ha vagliato in profondità il contenuto di numerosi atti eprovvedimenti adottati dalla Comunità Montana di Morbegno e della contabilità di una società da quest’ultima controllata, la Eventi Valtrellinesi srl che è da considerare “società pubblica” a tutti gli effetti.
Eventi Valtellinesi è stata definita dal GIP come una società “Bancomat” destinata a soddisfare le esigenze private di taluno degli arrestati, in particolare dell’attuale Presidente della Comunità Montana di Morbegno e di un ex assessore alla Protezione Civile della Comunità Montana di Sondrio, nonché amministratore della Eventi.
I due, coadiuvati da numerosi dipendenti della Comunità Montana morbegnese che hanno realizzato diverse condotte illecite, hanno utilizzato i fondi pervenuti all’EventiValtellinesi per le finalità più varie, ma tutte dirette a drenare liquidità monetarie. Sono state così prelevate somme per decine di migliaia di euro motivandole quale “premio produzione”, nonostante la società sia stata costantemente in precaria situazione finanziaria. Sono state aperte polizze assicurative vita e infortuni, pagate con i soldi della società, ma di cui sono stati nominati beneficiari le due persone citate.
Per mezzo di carte di credito e bancomat dell’Eeventi - prosegue la nota della Guardia di Finanza - sono state pagate numerosissime cene ad amici e parenti sia in Valle sia sul lago di Garda; a Napoli, sono state acquistate cravatte Marinella, sono stati pagati “viaggi turistici” a Innsbruck, soggiorni in alberghi vari, acquisto di cioccolato svizzero e cesti natalizi. EventiValtellinesi è stata utilizzata come soggetto che ha permesso di far emettere fatture per operazioni inesistenti da presentare alla Regione Lombardia per ottenere rimborsi e contributi pubblici per centinaia di migliaia di euro. Così, sono state “gonfiate” le spese permanifestazioni celebrative della Protezione Civile che si sono svolte a Morbegno nel 2007.
Poi, nella contabilità della società sono state rinvenute tracce di flussi finanziari riconducibiliad una società creata ad hoc per produrre studi in vista di un fantomatico progetto finalizzato all’installazione d’impianti eolici su Passo San Marco.
Detta società è stata costituita con l’utilizzo di prestanome, ma con soldi personalmenteerogati dal presidente della Comunità Montana Morbegnese. Le fatturazioni degli studi, in realtà inesistenti, hanno permesso l’incasso di circa 50mila euro cui ha fatto seguito un veloce prelievo in contanti e la chiusura della impresa. Poiché l’erogatore di quest’ultima somma era un importante gruppo d’imprese lecchese, gli accertamenti si orientavano nell’accertare la vera natura dei rapporti sottostanti la dazione di denaro. Risultava che lo stesso gruppo d’imprese - cita la nota delle Fiamme Gialle - aveva offerto una breve vacanza a Dubai alle predette persone che vi si recavano nel febbraio 2008. Questi, però, beneficiavano anche di regalie concernenti orologi di grande marca e d’elevato valore. Contestualmente, era individuata una congerie d’illeciti commessi dallo stesso Presidente della Comunità Montana, insieme all’attuale direttore generale della medesima Comunità, all’ex sindaco di Cercino, al segretario del medesimo Comune e a consiglieri della passata maggioranza. In sostanza, erano commessi una serie di falsi che permetteva da un lato di modificare il P.I.P (Piano Insediamenti Produttivi) comunale e dall’altro d’eseguire gravi pressioni nei confronti di proprietari di appezzamenti di terra che erano avvicinati sia dal predetto Presidente sia dal Direttore Generale della Comunità Montana sia dall’oggi ex Sindaco di Cercino sia da altri. Sotto la minaccia di esproprio, detti proprietari sono stati costretti a vendere la loro terra a un prezzo di 11 euro al metro quadro. Questa, poi, era invece valutata dalla “Commissione per gli espropri” a un prezzo di 50 euro al metro quadrato. 21, i proprietari costretti alla vendita. Uno di questi ha raccontato agli inquirenti di essersi sentito come se “qualcuno fosse venuto con la pistola a minacciarmi di vendere”.


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