martedì 29 gennaio 2013

La Rivoluzione del lavoro

Rivoluzione Civile apre le porte al mondo del lavoro e approda oggi in Senato con i suoi candidati simbolo della lotta ai diritti dei lavoratori e presenta le sue proposte.

Antonio Di Luca - FIOM di Pomigliano
I primi passi per cambiare il mondo del lavoro - Piergiovanni Alleva da quarant’anni difende i lavoratori nei tribunali. “E’ tempo di riconquistare diritti e dignità, guardare al sistema nel suo complesso. La strada? Penso all’introduzione del reddito di cittadinanza; ad una seria lotta alla disoccupazione giovanile tramite una serie di strumenti ad hoc a disposizione delle aziende, ad una legge sulla rappresentanza che porti la democrazia nei luoghi di lavoro”.

La degenerazione politica porta degrado dei diritti – Antonio Di Luca, uno degli operai Fiom reintegrati alla Fiat di Pomigliano d’Arco per sentenza. “Mio malgrado sono diventato uno dei simboli della cancellazione del lavoro e dei diritti. Ma se ciò accade nella casa madre, nella multinazionale, cosa mai accadrà nelle piccole aziende che lavorano nell’indotto Fiat?”.

Giovanna Marano - Presidente del
Comitato Centrale della FIOM
Parola chiave: “riconvertire” – Giovanna Marano, storica rappresentante della Cgil, siciliana ha vissuto le battaglie che hanno visto protagonisti gli operai di Termini Imerese e del Petrolchimico di Gela. Parla a nome di quei 60mila che ogni anno lasciano la loro terra per cercare lavoro altrove, di un Mezzogiorno nel quale rimarrà, se si persevera con queste politiche scellerate, solo l’industria pesante: “Se non si pensa alla riconversione, non ci saranno prospettive per il futuro. Perché quando inizierà la ripresa rischieremo di affrontarla a mani nude”.

Ad ognuno il suo contratto – Maria Cristina Bigongiali, giornalista, donna e madre. Una lunga storia di precariato alle spalle, le difficoltà di “ricominciare” ogni volta, ad ogni cambio di contratto tutto di nuovo in ballo. “Non c’è libertà di stampa se non ci sono i giusti contratti. La giungla del mercato del lavoro ha indebolito i lavoratori e non ha creato un solo posto di lavoro in più”.

Lavoro e legalità contro l’economia opaca – Claudio Giardullo, dirigente e sindacalista delle forze di polizia. “Se Rivoluzione Civile sta suscitando tanto entusiasmo e tanta attenzione è perché pone al centro del suo programma lavoro e legalità, per combattere la deriva dell’economia opaca. La ricetta Marchionne, che si è voluta riprodurre sull’intero Paese, non funziona: con il solo rigore, non c’è crescita”.

Le difficoltà di un operaio, giorno dopo giorno – Luca Votoni, operaio delle acciaierie di Terni. “Sono stanco di dire a mio figlio che in Italia vanno avanti solo gli arroganti. Stanco di dover sentire, da figlio, le lamentele di un padre che, con altre decine di persone in ospedale, viene trattato come un numero. Stanco dei contratti a termine rinnovati di volta in volta, senza mai una certezza, di mia moglie”.

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