lunedì 7 febbraio 2011

Onore ai martiri di Vervio



VERVIO (m.na.) Giornata del ricordo ieri a Vervio. Il comitato provinciale dell'Anpi con le associazioni degli Alpini, dei Reduci e dei Combattenti hanno ricordato il sacrificio dei cinque partigiani uccisi dai fascisti il 3 febbraio 1945. La commemorazione si è svolta davanti alla lapide posta sul muro del cimitero che ricorda il sacrificio di due dei cinque partigiani alpini: Innocente Quadrio e Remo Vaninetti di Vervio, fucilati davanti al camposanto. Gli altri tre, Benito Garbellini di Sernio, Aldo Praolini di Bormio e Antonio Scala di Grosotto, furono uccisi dietro la chiesa di Sant'Ilario. «Dovevano essere fucilati tutti davanti al cimitero - ha ricordato il presidente dell'Anpi, Giuseppe Rinaldi -, ma tre di loro erano talmente stremati che non ce l'hanno fatta ad arrivare e sono stati uccisi lungo la strada». Rinaldi ha colto l'occasione per ricordare anche il primo caduto della Resistenza in Valtellina, Luigi Gagetti, colpito in località Boscaccia, nel comune di Sondalo, e sepolto nel cimitero di Vervio. Alla cerimonia, iniziata alle 11 con la messa celebrata dal parroco don Giacomo Santelli nella chiesa di Sant'Antonio, erano presenti il sindaco Giuseppe Saligari con i colleghi dei comuni del Tiranese e il consigliere provinciale Danilo Quaroni in rappresentanza del presidente Massimo Sertori. Ad accompagnare i diversi momenti della celebrazione c'era la banda di Grosotto, che ha suonato l'inno di Mameli e la canzone partigiana "Bella Ciao".
La manifestazione di ieri a Vervio, dedicata al ricordo dei partigiani alpini vittime del dominio nazifascita in Valtellina, si inserisce nel programma delle celebrazioni del 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz in Polonia da parte delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa.

(da "La Provincia di Sondrio" del 7 febbraio 2011)

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