giovedì 25 marzo 2010

Appello al voto

PAROLE DI CLASSE


La dichiarazione di voto per la Fds e Agnoletto presidente, sottoscritto da compagne e compagni sindacalisti della CGIL.

Il 28-29 marzo si vota anche in Lombardia, una regione significativa dove il Presidente Formigoni “regna” incontrastato da quindici anni e si ricandida con il sostegno del centrodestra, dopo il grottesco giuramento di fedeltà a Silvio Berlusconi.
Un periodo così lungo al vertice del potere produce inevitabilmente perversione nei rapporti tra politica, pubblica amministrazione e mondo degli affari.
La corruzione ha trovato conferma negli arresti di alcuni politici del centrodestra, la malasanità ci ha offerto l’orrore della clinica Santa Rita, il finanziamento pubblico alle scuole ha regalato il 90% delle risorse a chi frequenta le private, il territorio è stato abbandonato all’avidità degli speculatori, e con Expo 2015 sarà sempre peggio.
I segnali di infiltrazioni mafiose nel territorio lombardo vengono negati, e si dà corda al razzismo della Lega, che serve proprio ad occultare la crescita della criminalità organizzata alimentando, con la deriva securitaria e la “paura dell’extracomunitario” , la regressione culturale.
Qui si sperimenta la società del libro bianco del Ministro Sacconi: più povera, più diseguale, più ingiusta e con meno diritti universali. Una società che lascia le persone da sole, e a soccombere sono i meno garantiti: giovani, precari e migranti.
Il “modello” Formigoni fondato sulla sussidiarietà, sull’assegnazione ai privati della funzione del sistema pubblico e sul familismo, oltre ad accrescere le disuguaglianze, evidenza l’incapacità ad affrontare e governare con politiche pubbliche mirate le conseguenze di una crisi che morde anche nella ricca Lombardia, dove aumentano disoccupazione, lavoro nero e precario, evasione contributiva e fiscale, e si allunga la lista delle aziende in ristrutturazione prossime alla chiusura, mentre resta alto il numero dei morti sul lavoro.
Per affrontare questa crisi dalle conseguenze gravi sull’occupazione e il tessuto sociale servono risorse politiche pubbliche indirizzate allo sviluppo dell’energia rinnovabile, capaci di difendere i posti di lavoro e di crearne di nuovi e buoni, riqualificando il sistema scolastico e formativo pubblico.
È in ragione di questo disegno politico e sociale che colloca ai margini dell’Europa la Lombardia, che sarebbe stata necessaria una “coalizione istituzionale” di opposizione capace di battere Formigoni e il suo progetto di governo.
Il nostro voto andrà al candidato Presidente Vittorio Agnoletto e alla lista che lo sostiene, la Federazione della Sinistra.
Ci sembra questa la formazione che coerentemente, a partire dall’affermazione dei valori e dei principi sanciti nella nostra Costituzione, si candida a rappresentare nel Consiglio regionale la difesa e le ragioni del lavoro, dell’ambiente, dei beni comuni e pubblici, dei diritti individuali e di cittadinanza, della libertà e dell’autodeterminazione delle donne. Quella della nuova Federazione dovrà essere un’opposizione intransigente e senza compromessi alle politiche liberiste, con un progetto alternativo di donne e uomini attorno al quale ricostruire, nelle istituzioni e nel Paese, una forza politica di sinistra alternativa che raccolga un consenso ampio e abbia come riferimento il lavoro.

Le/i dirigenti CGIL Lombardia

Giancarlo Albori, Antonio Amoroso, Federico Antonelli, Cesare Azzetti, Massimo Balzarini, Gloria Baraldi, Fausto Beltrami, Mirella Beneggi, Paola Bentivegna, Nerina Benuzzi, Gianfranco Besenzoni, Giulia Bonelli, Domenico Bonometti, Donatella Bosco, Giacinto Botti, Vieri Bursich, Donatella Cagno, Antonello Cappai, Ketty Caraffa, Carlo Carelli, Giorgio Carnicella, Giovanna Carrara, Lucia Cassina, Federica Cattaneo, Nicola Cavaliere, Tatiana Cazzaniga, Leo Ceglia, Ugo Cherubini, Angela Chinosi, Ezio Dardanelli, Giuseppe De Santis, Giuseppe Donghi, Francesco Elia, Lella Galli, Michele Giandinoto, Roberto Giudici, Paolo Grassi, Vincenzo Greco, Luciano Grimaldi, Sergio Iannaccone, Raffaela Lamberti, Antonio Lareno Faccini, Antonio Leandro, Paolo Lenna, Dora Maffezzoli, Corrado Mandreoli, Matteo Mandressi, Mariano Manieri, Gianmarco Martignoni, Giovanni Martina, Claudia Miloni, Natale Minchillo, Ettore Montagna, Vincenzo Moriello, Agostino Motta, Emilia Natale, Ettore Onano, Fausto Ortelli, Giorgio Ortolani, Sandro Paolillo, Luciano Pedrazzani, Antonella Poli, Massimiliano Preti, Simone Pulici, Dino Raspelli, Massimiliano Ratti, Stefano Rizzi, Roberto Romano, Giorgio Roversi, Adriano Sgro, Giuseppe Severgnini, Davide Strazzullo, Walter Tanzi, Giovanni Tonelli, Franco Vanzati, Francesco Vazzana, Livio Villa.


Io voto Agnoletto, tu? L'appello web raccoglie centinaia di adesioni.
Tra i sostenitori: Fo, Rame, Ovadia, Hack, Paolo Rossi, Molinari, Andrea Di Stefano, Milly Moratti, Giorgio Galli e molti altri.

Milano, 23 marzo 2010 – “Sono molto soddisfatto per la fiducia che mi proviene da tante personalita’, tra le più prestigiose della cultura democratica milanese e lombarda, che ringrazio profondamente. Considero di estrema importanza che tra i promotori del’appello lanciato in mio sostegno vi siano personalita’ con percorsi culturali e politici anche fra loro differenti; a loro, e a tutti gli elettori, rinnovo il mio impegno a costruire un’opposizione competente al sistema di potere imposto in 15 anni da Formigoni e a lavorare per una riunificazione della Sinistra”.

Cosi’ Vittorio Agnoletto ha commentato l’ appello lanciato in suo sostegno come candidato presidente in Regione Lombardia per la Federazione della Sinistra. Tra I firmatari di “Io voto Agnoletto, e tu?”, l’appello messo in rete da ieri, che sul web sta gia’ raccogliendo decine di adesioni in poche ore, spiccano numerose figure di primo piano del mondo della cultura milanese e non solo: Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Giorgio Galli, Margherita Hack, Emilio Molinari…

Di seguito l’elenco completo dei firmatari dell’appello:
Dario Fo, premio Nobel per la letteratura
Franca Rame, attrice
Moni Ovadia, attore, com positore, musicista e scrittore
Margherita Hack, astrofisica
Paolo Rossi, attore, comico
Emilio Molinari, presidente Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua
Luca Mangoni, detto Supergiovane, guest star di Elio e le Storie tese
Luca Fazio, giornalista de Il manifesto
Sergio Serafini, amministratore delegato di Radio Popolare
Ottavia Albanese, docente di Scienze dell’Educazione, Università Bicocca di Milano
Milly Moratti, consigliere comunale a Milano
Giorgio Galli, politologo e saggista
Andrea Di Stefano, direttore della rivista Valori
Jole Garuti, direttrice centro studi Sao
Teresa Isenburg, professore ordinario dellUniversità degli Studi di Milano
Massimo Gatti, consigliere provinciale
Pierfranco Olivani, chirurgo pediatra, volontario del Naga
Carlotta Moratti, presidente di Inter Campus
Jose Luiz Del Roio, storico brasiliano, senatore
Paolo Chiesa, docente di Letteratura latina medievale all’Università di Milano
Giorgio Riolo, presidente Associazione Culturale Punto Rosso
Daniela Panizzut, infermiera, volontaria del Naga
Antonio Lareno, segretario Camera del Lavoro di Milano
Celestina Villa, impiegata allArchivio di Stato di Cremona
Roberto Giudici, Fiom-Cgil Milano
Maruska Consolati, studentessa universitaria di Brescia
Corrado Mandreoli, responsabile per le Politiche sociali della Cgil Milano
Giuseppe Eriano, medico, lavora in Brianza
Matteo Gaddi, animatore delle lotte ambientali
a Mantova
Morgan Cortinovis, operaio in lotta alla Frattini, azienda in crisi di Seriate (Bergamo).


Paolo Limonta: Ho camminato con Niki ma non voto Penati
Ho camminato con Niki, con lui sono stato nei campi rom sgomberati con lucida follia da chi non sa governare il territorio e con lui ho visto gli occhi e le cartelle dei bambini cui è stato impedito di continuare a frequentare le scuole dove erano amati da tutti. Ho camminato con Niki e ho toccato con mano il razzismo e la xenofobia delle scuole private della Lombardia i cui dirigenti affermano con incredibile candore che da loro non c'è posto per extracomunitari e bambini con handicap. Ho camminato con Niki e, con lui, ho denunciato l'ipocrisia di chi vede e tace, l'egoismo di chi si chiude in se stesso, la chiusura nei confronti di chi è diverso, l'incapacità di vivere la diversità come ricchezza e arricchimento. Ho camminato con Niki e con lui mi sono sporcato le scarpe nei quartieri periferici di Milano che continueranno a rimanere poveri e dimenticati mentre per l'Expo si sprecheranno fiumi di denaro pubblico. Troppa strada ho fatto con Niki per poter pensare di votare una Sinistra Ecologia e Libertà che, in Lombardia, ha deciso di appoggiare acriticamente una persona come Penati che, nei pensieri, nelle parole e nelle cose, è troppo distante dai percorsi che continuo a praticare. E allora, pur tra mille dubbi e perplessità, ho deciso di cercare di contribuire al raggiungimento del quorum da parte della Federazione della Sinistra, perché penso sia comunque importante che questa realtà possa essere presente nel prossimo consiglio regionale. E, senza alcun dubbio e nessuna perplessità, ho deciso di dare la mia preferenza a Luciano Muhlbauer. Perché io e lui abbiamo le scarpe uguali e molte nostre strade sono state, sono e saranno comuni.
* maestro elementare di Milano

Da "Il Manifesto" del 24 marzo

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