domenica 14 marzo 2010

Prosperini e la questione morale lombarda

L’accordo di patteggiamento di 3 anni e 5 mesi di reclusione per Prosperini, raggiunto oggi tra la difesa dell’ex-assessore regionale e i Pm, conferma che al Pirellone esiste una questione morale grande come una casa.
Infatti, patteggiare non significa affatto essere mezzi innocenti, come a volte si cerca di far credere. Anzi, patteggiare significa ammettere di essere colpevoli –in questo caso di corruzione, turbativa d’asta e truffa- e rinunciare dunque al processo, puntando così ad ottenere un pena più lieve.
Ricordiamo questa elementare verità, perché da queste parti ancora riecheggiano le parole del Presidente Formigoni, pronunciate in Consiglio regionale il 18 dicembre scorso, il quale difese Prosperini paragonando il suo caso a quello Del Turco (finito con un’assoluzione) e con quello di Garlasco.
Noi criticammo aspramente le parole di Formigoni e gli applausi a scena aperta del centrodestra in Aula. E in cambio collezionammo un sacco di insulti da parte della maggioranza.
Ora la vita e la giustizia si sono incaricati a fare chiarezza. Forse, a questo punto, Formigoni deve qualche scusa. E soprattutto, Formigoni dia da subito delle garanzie chiare e nette rispetto alla trasparenza e la moralità della prossima giunta regionale, qualora egli dovesse vincere le elezioni.
http://www.lucianomuhlbauer.it/blog/articolo.asp?articolo=712

Aggiungiamo noi: ma Prosperini non è quello che un mese prima dell'arresto salì in valle a tenere un corso di amministrazione pubblica amministrazione? Chissà cosa avrà insegnato a fare!

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